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“L’edizione critica di due manoscritti giovanili di Antonio Rosmini, curata da Emanuele Pili, è da salutare come un evento importante tanto nel contesto della decisa ripresa degli studi rosminiani da parte di una leva di giovani studiosi quanto nel più ampio ambito della storia della filosofia italiana contemporanea.

Il curatore si è già segnalato con un fine volume sul tema dell’intersoggettività in Rosmini. […] Ed è evidente che le ricerche sottostanti a tale libro, ricco e complesso, sono all’origine (e, in qualche modo, a fondamento) anche di questo lavoro di edizione di testi che ruotano attorno alla realtà esistenziale e spirituale dell’amicizia: un plesso decisivo per il giovane Rosmini, come ben sanno tutti i cultori di studi rosministi, e dalle iridescenze in ambito filosofico, teologico, religioso, oltre che – ovviamente – nel vissuto personale del Roveretano e della sua stessa cerchia amicale: dunque un ‘nodo’ imprescindibile per la sua biografia. […] Grazie, dunque, a questa importante e accurata edizione di manoscritti giovanili rosminiani, gli storici del pensiero possono disporre di una nuova e significativa documentazione, che indubbiamente entrerà nella bibliografia essenziale delle fonti primarie per lo studio di quella grande figura della cultura italiana contemporanea che è stata Antonio Rosmini.”

Leggi la recensione di Avvenire qui:
https://www.avvenire.it/agora/pagine/rosmini-esordio-in-amicizia

 

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