


«Attenti alle voci che vengono da lontano» In ricordo di Aldo Masullo
di Antonio Maria Baggio
La conversazione tra il prof. Aldo Masullo e me, che pubblichiamo qui (guarda il video) è avvenuta a Napoli, in casa del professore, il 15 giugno 2018. Ad organizzare l’incontro fu Diana Pezza Borrelli, amica di entrambi. Il nostro incontro precedente, al quale si accenna durante il colloquio, era avvenuto il 16 maggio 2008, alla Libreria Feltrinelli di Napoli, organizzato dal “Movimento politico per l’unità” della Campania di cui Diana era Presidente. Era da poco uscito il libro, curato da me, Il principio dimenticato. La fraternità nella riflessione politologica contemporanea , come primo libro della collana «Idee/Politica» di Città Nuova Editrice, e il prof. Masullo aveva accettato di presentarlo discutendone con Massimiliano Marotta, Presidente della Società di studi politici e con me. La libreria era gremita, con giovani seduti anche sulle scale, il dialogo fu magnifico e, anche, allegro. Non avevo osato sperare che il tema della fraternità potesse suscitare tanto interesse.
Molto, naturalmente, dipendeva proprio dalla presenza del prof. Masullo. Egli suscitò in me un grande rispetto, perché mi accorsi subito che pensava mentre parlava, non applicava schemi, ma andava alla scoperta, cercava il sentiero giusto, ascoltava. A volte si interrompeva, come per correggere interiormente la rotta di ciò che aveva pensato di dire. Mi resi conto che era un pensatore vero, che cercava nella vita la realtà dei principi, con rigore senza dogmi.
Dieci anni dopo, nella quiete della sua casa, emerse una sintonia profonda. Ci eravamo scritti, ma l’incontro fu del tutto nuovo. Purtroppo, io parlai molto, certo più di lui, perché era interessato a quello che stavo facendo e mi poneva domande, oppure esponeva una sua idea e mi diceva: «Commenti…». Cercava sempre. Ma quello che disse è difficile da dimenticare.
Lo affascinava l’esperimento di Sophia, l’Istituto Universitario che – un gruppo di amici ispirati da Chiara Lubich – avevamo creato sulle colline del Valdarno e che egli paragonava alla comunità filosofica di Platone. Voleva sapere che cosa c’era dentro.
Diana ad un certo punto ebbe l’ispirazione di tirare fuori il suo telefono cellulare e si mise a riprendere l’incontro. La registrazione che pubblichiamo, come rispettoso omaggio ad Aldo Masullo che ci ha lasciato il 24 aprile 2020, ne riporta solo alcune parti. Ringrazio gli amici Carmine e Francesco Caruso per il loro attento lavoro di cucitura dei frammenti.