


Il Brasile post-pandemia: le sfide per la Pubblica Amministrazione
Vilmar Dal Bó*
Secondo i dati del governo brasiliano (Ministero della Salute, 2021), il Brasile ha superato la triste cifra di cinquecentomila morti, vittime del COVID-19, causati dal coronavirus (Sars-coV-2). La pandemia, che ha portato il Sistema sanitario unificato brasiliano (SUS) e la Rete Privata e Filantropica degli Ospedali al limite del collasso, ci ha rivelato la resilienza e l’impegno degli operatori sanitari e delle entità preposte alla salute nell’affrontare la pandemia. Nei momenti più critici, i ventisei stati dell’Unità Federativa, compreso il Distretto Federale, hanno attraversato momenti difficili: mancanza di rifornimenti, respiratori, ventilatori, letti di UTI [Unità di terapia intensiva] e, in alcuni stati, la mancanza di ossigeno. Durante questo periodo molte vite sono state mietute. Tuttavia, una variante del coronavirus, individuata nello stato dell’Amazzonia, si è rivelata ancora più offensiva. Per impedire la circolazione di questa variante, e per motivi di sicurezza sanitaria, molti Paesi hanno chiuso le frontiere all’ingresso dei brasiliani.
In questo senso, la mancanza di informazioni su come affrontare il comportamento del virus e di azioni coordinate tra comuni, stati e Governo federale ha reso il Paese ancora più vulnerabile. Sono stati adottati in maniera regionalizzata una serie di decreti con misure restrittive per impedire la circolazione del virus: l’uso obbligatorio delle mascherine negli ambienti pubblici, il distanziamento sociale e, in situazioni più estreme, l’adozione del lockdown. Secondo gli specialisti, le azioni non disordinate tra le regioni e gli stati della Federazione hanno provocato la resistenza di molti segmenti sociali di fronte alle misure adottate. Ancora, l’economia ha subito gravi battute d’arresto. I settori degli eventi, del turismo e dell’economia informale sono stati i più colpiti. Per alleviare i danni, il Governo federale ha rilasciato un aiuto finanziario di emergenza per le famiglie a basso reddito che vivono nell’economia informale, ma il programma non è stato sufficiente per la copertura sociale data la gravità della situazione. Pertanto, nel bel mezzo del periodo di pandemia, si è instaurata nel Paese una crisi politica, ideologica e istituzionale. La lotta alla pandemia è stata politicizzata e si sono avvicendati vari ministri alla guida del Ministero della Salute. La pandemia ha evidenziato la fragilità politica e la mancanza di capacità di dialogo nella prospettiva del bene comune da parte dei leader riconosciuti e ha portato all’emergere di una patente disuguaglianza sociale, un “cancro” che consuma la struttura sociale brasiliana. Data questa analisi preliminare della situazione brasiliana durante la pandemia, si evidenziano quattro principi, alla luce dell’etica sociale (Francisco, EG, 2013) e della filosofia della polarità (Borghesi, 2018), che possono orientare lo sviluppo della convivenza sociale e aiutare nella costruzione del dialogo e della pace sociale nel periodo post-pandemia: il tempo è superiore allo spazio, l’unità prevale sul conflitto, la realtà è più importante dell’idea, il tutto è superiore alla parte.
- Il tempo è superiore allo spazio: affermare che il tempo è superiore allo spazio consiste nell’essere più occupati a “iniziare processi che a occupare spazi” (Francisco, EG, n. 223). Si tratta di privilegiare azioni che generano nuovi dinamismi nella società e impegnano altre persone e gruppi che li svilupperanno fino a farli fruttificare in importanti eventi storici (Francisco, EG, n. 223). Dare priorità al tempo significa investire in azioni che avranno risultati a lungo termine, cioè nel futuro, come investimenti in istruzione, ricerca e innovazione. La pandemia ha rivelato al Paese l’importanza di investire nella scienza e nella produzione di conoscenza, soprattutto nella ricerca finalizzata alla scienza biomedica, alla farmacologia e alla salute pubblica. Gli investimenti in istruzione, ricerca e divulgazione non possono essere considerati spese [ordinarie] e motivo di tagli al bilancio pubblico, ma piuttosto un investimento strategico. Assumere il primato del tempo sullo spazio nella pubblica amministrazione significa privilegiare politiche che privilegiano la pienezza dell’esistenza umana rispetto ai risultati immediati, che producono conquiste politiche facili, rapide ed effimere (Francisco, EG, n. 224) .
- L’unità prevale sul conflitto: questo principio ci rivela che il conflitto non può essere ignorato o nascosto, ma deve essere accolto e superato (Francisco, EG, n. 226). Così, la congiuntura conflittuale frammenta la realtà. Le visioni ideologiche che politicizzano la pandemia in Brasile hanno proiettato confusione e insoddisfazione. La polarizzazione e il conflitto di interessi ci hanno fatto perdere, in certi momenti, “il senso dell’unità profonda della realtà” (Francisco, EG, n. 226), come quella [realtà]che apparteniamo tutti alla stessa famiglia umana, e questo esige da noi atteggiamenti virtuosi di apertura agli altri, solidarietà e cura. Lavorare per l’unità in vista del superamento dei conflitti nella pubblica amministrazione significa adoperarsi affinché conflitti, tensioni e opposti possano raggiungere una “multiforme unità che generi nuova vita” (Francisco, EG, n. 228). In pratica, questo principio significa che, anche di fronte alle contraddizioni, all’aggressività e all’ingratitudine, gli attori e le entità sociali non devono mai rinunciare al dialogo, alla partecipazione, all’inclusione e alla sussidiarietà affinché anche i più vulnerabili e deboli possano riuscire nella vita.
- La realtà è più importante dell’idea: assumere che la realtà sia superiore all’idea consiste nell’impedire che l’idea si separi dalla realtà (Francisco, EG, n. 231, p.133). Si tratta di impedire che progetti più formali che reali nascondano la realtà o, addirittura, che le ideologie manipolino la comprensione della realtà. Durante la pandemia, il Paese ha attraversato una “guerra” di narrazioni piene di sofismi, retorica, fondamentalismi antistorici e intellettualismi senza saggezza. A volte il confronto politico-partitico ha prevalso sul più grande interesse della nazione: vincere la pandemia e salvare vite. L’armoniosa obiettività è andata perduta. Il Brasile post-pandemia dovrà riaffermare che la cura e la promozione del bene comune della società competono allo Stato, e che la pubblica amministrazione, insieme alle diverse forze sociali, dovrà – con chiarezza e convinzione – trasmettere valori che si traducano in azioni politiche concrete.
- Il tutto è superiore alla parte: affermare che il tutto è superiore alla parte richiede una visione olistica della realtà. Significa dire che il tutto è più della parte, essendo anche più della loro semplice somma (Francisco, EG, n. 235). Occorrono sforzi per lo sviluppo della convivenza sociale e la costruzione di una nazione in cui le differenze siano armonizzate all’interno di un progetto comune. Durante la pandemia si sono osservate, e si osservano tuttora, iniziative troppo ossessionate da temi limitati e particolari. Dare priorità al tutto nella pubblica amministrazione richiede l’adozione di programmi di vero sviluppo integrale che facciano dell’“integrazione un fattore di progresso” (Francisco, EG, n. 210), promuovendo il lavoro dignitoso, l’istruzione e la sanità per tutti (Francisco, EG , n.205).
La sfida del Brasile nel dopo pandemia, estranea alle ideologie politiche dei governanti, richiederà uno sforzo collettivo per una maggiore accoglienza pubblica, ripresa della crescita economica e creazione di nuovi posti di lavoro: investire in istruzione, ricerca e innovazione. Secondo Jorge Mario Bergoglio, la pandemia di Covid-19 ha risvegliato la consapevolezza di essere una comunità mondiale che viaggia sulla stessa barca, dove il male di uno fa male a tutti (Francisco, Fratres omnes, n. 32). Tuttavia, sarà necessario superare la logica della violenza, della persecuzione, della vendetta e del degrado che colpiscono la pace, l’armonia, l’ambiente, la difesa della vita, i Diritti umani e civili, tra gli altri. E, così, promuovere una riconciliazione nelle differenze capace di andare oltre la superficie conflittuale nella prospettiva del bene comune. È urgente in questo passaggio storico investire nella formazione di leader con capacità di dialogo e spirito di intraprendenza, capaci di pensare e generare un mondo aperto in vista di una società più fraterna.
Bibliografia
Francesco, Lettera Enciclica Fratelli Tutti: Sulla fraternità e l’amicizia sociale.
Vaticano, Santa Sede, 2020.
Francesco, Esortazione apostolica Evangelii gaudium: Sull’annuncio del Vangelo nel mondo di oggi, La Santa Sede, 2013.
Borghesi Massimo, Jorge Mario Bergoglio: una biografia intellettuale, Voci, Rio de Janeiro 2018.
Painel coronavírus. Coronavírus Brasil, 2021. Disponível em: <https://covid.saude.gov.br/>. Consultato il 7 luglio 2021.
*Docente nell’area della Dottrina Sociale presso la Chiesa della Facoltà Cattolica di Santa Catarina (FACASC, Florianópolis, SC) e dottoranda in Scienze Economiche e Politiche presso l’Istituto Universitario Sophia, Loppiano, Incisa in Val d’Arno ( Firenze) Italia).
Foto da: Xavier Donat.