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La Rotta Atlantica, Storia di reciproche scoperte

a cura di Marco Luppi

presentazione online del libro

11 giugno 2021 – ore 18:30

Grazie al volume “La Rotta Atlantica. Storia di reciproche scoperte”, la collana Tracce si arricchisce di un nuovo contributo, frutto del lavoro di un gruppo di ricerca interdisciplinare e inter-istituzionale, che mette insieme istituzioni animate dal desiderio di costruire luoghi aperti alla riflessione e alla ricerca accademica in spirito di condivisione e fraternità.

A questi elementi, alla base della tradizione di Sophia, si è aggiunto il lavoro per la costituzione di una sede locale dell’Istituto Universitario Sophia per l’America Latina e i Caraibi (denominata come Sophia ALC); e l’esistenza formale ed effettiva di accordi e convenzioni con varie istituzioni universitarie a livello mondiale per la realizzazione di progetti accademici condivisi. Tra le diverse istituzioni esiste il vincolo di amicizia accademica con il Centro Universitario Tabosa de Almeida ASCES-UNITA di Caruaru, in Brasile, partecipe in questa pubblicazione attraverso alcuni studiosi del proprio Centro di studi avanzati.

 Il tema della Rotta Atlantica appassiona gli storici da più di settant’anni. E si può ben comprendere, poiché possiede tutte le caratteristiche per attrarre generazioni di studiosi e un appassionato pubblico di lettori: mette in relazione tre, quattro continenti e le rispettive civiltà; intreccia lo sviluppo degli Stati imperiali europei (Portogallo, Spagna, Inghilterra, Francia), l’epoca delle esplorazioni e delle scoperte geografiche, le migrazioni continentali volontarie ed involontarie (la tratta degli schiavi) di moltitudini di persone, che hanno contribuito allo sviluppo di un intero, complesso e affascinante spazio geografico, sociale e politico come l’America; ricostruisce e valorizza le rivoluzioni e i movimenti di idee che stanno alla base del processo di autodeterminazione che ha condotto allo sviluppo di Nord e Sud America per come le conosciamo oggi. I nuovi approcci metodologici legati alla Global History e alla World History hanno offerto alcuni indiscutibili contributi: aiutando a scardinare le gerarchie secondo le quali vi sarebbero tradizioni culturali dotate di consistenza scientifica e autorità accademica per investigare e raccontare la propria storia ed altre che ne sarebbero prive; legittimando tradizioni culturali considerate fino a questo momento minori a “pensare storicamente” e a porsi domande aperte riguardo agli avvenimenti del proprio passato; creando luoghi e situazioni per il confronto tra le scienze umane all’interno di studi interdisciplinari e transdisciplinari, capaci di veicolare una visione più dialogica e universale.

La presente pubblicazione si lascia “interrogare” dalla nuova sensibilità, provando a mettere a confronto metodologie e competenze con uno spazio storico in continua evoluzione.

 Il saggio d’apertura, di Marco Luppi, affronta l’inquadramento della tematica, cercando di riportare i prodromi risalenti alla definizione di Rotta Atlantica, la costruzione di quello che viene chiamato mondo atlantico o sistema atlantico, per sottolinearne la complessità di materie e la varietà di proposte.

Il saggio successivo, presentato da Vanuccio Medeiros Pimentel, ricostruisce il traffico degli schiavi all’interno di una tra le realtà brasiliane più antiche, interessate dalla colonizzazione portoghese fin dal principio: la regione del Pernambuco.

Il terzo saggio, offerto da Décio de Alencar Guzmán, si incentra sull’esplorazione e i primi contatti di inglesi, olandesi e portoghesi con gli indigeni dell’area amazzonica e caraibica. Il risvolto prezioso dello studio è quello di sottolineare come la colonizzazione europea non rappresentò un processo unidirezionale, e come ci fu una reciproca contaminazione, per cui anche i rappresentanti degli Stati europei dovettero, in certo qual modo, “indigenizzarsi”.

Infine, la proposta di Osvaldo Barreneche sul sistema giuridico e penale in America Latina nel passaggio tra seconda metà dell’Ottocento e prima parte del Novecento, con un caso di studio particolare legato alla ricezione delle idee giuridiche europee in Argentina, e in particolare presso il foro di Buenos Aires.

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